Nel Veneto la viticoltura e la produzione vinicola sono sempre state una costante dell’attività agricola. Alcuni dei vini della regione sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. È il caso del Valpolicella, dell’Amarone e del Recioto della Valpolicella, prodotti a pochi chilometri a Nord di Verona. Sono grandi rossi, l’ultimo dei quali dolce, a base di uve corvina veronese, rondinella e molinara, e se vengono dalla zona più ristretta prevista dal disciplinare possono portare l’appellativo Classico.
Poco lontano, a sud-est della città, c’è il territorio del Soave, probabilmente il bianco italiano più famoso del mondo, ottenuto principalmente da uve garganega. Anche di questo esisiste la versione Classico, corrispondente all’area storicamente più vocata. Di questo bianco abbiamo anche una versione dolce, il Recioto di Soave e due versioni spumanti, una per il Soave e l’altra per il suo Recioto, ovviamente dolce anch’essa.
Il Bardolino, rosso o rosato, il famoso Chiaretto, e il Bianco di Custoza nascono sulle sponde venete del Garda dalle stesse uve del Valpolicella e del Soave. Sono vini che hanno una beva assolutamente leggera ed invitante.
I Colli Euganei sono una piccola zona in provincia di Padova, area che non brilla per la produzione di alta qualità, con questa eccezione. Vini di tutto rispetto, il più rappresentativo il Fior d’Arancio, uno fra i migliori Moscato d’Italia.
La provincia di Vicenza è meno conosciuta di quella di Verona per la produzione vitivinicola, eppure anche in questa zona non mancano vini interessanti e di ottima qualità. La Doc più nota è probabilmente quella di Gambellara, nella parte più occidentale del territorio. Nella parte meridionale del Vicentino c’è poi la zona Doc dei Colli Berici, che comprende una vasta serie di vini, quasi tutti ottenuti con vitigni non locali. A sud dei Colli Berici una recentissima Doc, Bagnoli di Sopra, prevede un Bianco, un Rosso, ed alcune varietali tra cui il Raboso.
Sulla sponda sinistra del Piave inizia il comprensorio di Conegliano Valdobbiadene, altro regno del Prosecco, e quello, più recente, dei Colli di Conegliano, dedicato ai vini tranquilli.
Proprio parlando di Prosecco e proprio riguardo alle denominazioni Montello e Colli Asolani e Conegliano - Valdobbiadene, va ricordata la grande riforma del 2008, che ha portato la Docg nelle zone storiche e la Doc, con la dizione Treviso o meno , nelle aree vitivinicole di ben nove provincie fra Veneto e Friuli.